Mala Tibetani
I Mala Tibetani, più comunemente chiamati i Rosari Tibetani sono delle collane tibetane create dai Monaci Buddhisti per recitare le dovute preghiere. Ogni rosario, ha delle pietre diverse e sono sempre 108. Ogni pietra ha un significato ma le più preziose e le più usate sono i semi di Rudra.
La Rudraska è una pianta che cresce in Tibet, grazie alle condizioni climatiche del paese. I monaci buddhisti ne raccolgono i semi e li mettono ad essiccare. Una volta essiccati, scelgono le misure per produrre i Mala Tibetani, ovvero i Rosari Tibetani. Da noi, in Italia, questi semi sono introvabili, in quanto non ci sono le condizioni climatiche adatte per far crescere la pianta della Rudraska. I suoi semi, sono chiamati i Semi di Rudra. Inoltre, si crede che la Rudraska, abbia un potere speciale: il potere della guarigione
I nostri Rosari tibetani sono di nostra esclusiva produzione, ogni singola pietra, ciondolo, seme è importato dall'Oriente da noi, questo rende il Mala un gioiello di grande valore.
Come si usa il mala tibetano?
I Mala tibetani sono usati per evocare le proprie preghiere. Il Mala deve essere tenuto nella mano sinistra, e nel momento in cui si inizia a recitare la preghiera, il pollice deve camminare in senso orario partendo dalla pietra guru e spostare le perline una alla volta.
Cos’è la pietra guru?
Ogni Mala contiene 108 grani o perline che rappresentano la connessione con l’universo e l’identità spiriturale. ma la pietra più importante è la pietra Guru, ovvero il ciondolo finale, o la nappina finale, che simboleggia il rapporto tra il maestro spiriturale e l’allievo. Ogni volta che si raggiunge la pietra guru il mantra (ovvero la preghiera) finisce e inizia un altro.
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